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16 - Gylfag
Il
punto
di
partenza
del
progetto
16h‐Gylfag,
realizzato
per
Artissima
LIDO
in
un’
antica
cioccolateria,
è
stato
il
concetto
di
dopolavoro
inteso
come
spazio
per
una
libertà
personale
spesso
fittizia.
L’idea
di
tempo
libero,
un
tempo
facilmente
quantificabile,
si
sta
sempre
più
frammentando
e
incorporando
alla
vita
stessa,
con
ricadute
sulle
modalità
di
espressione
personale.
Ogni
artista,
secondo
l’approccio
di
Temporary
Black
Space,
ha
portato
propri
lavori
sviluppati
con
il
supporto
del
resto
del
collettivo,
sia
dal
punto
di
vista
tecnico
che
progettuale.
L’allestimento
è
diventato
quindi
una
sorta
di
macro
installazione
contenente
le
singole
opere.
Breve spiegazione delle immagini:
1.
veduta
d’insieme
dell’installazione
durante
la
sera
di
sabato
5,
in
cui
è
stato
presentato
il
progetto
Aprire
i
suoni,
di
Andrea
Anghileri
(vasi
x
dolci
presi
dall’arredamento
della
cioccolateria
contenevano
suoni
emessi
da
varie
apparecchi,
ascoltabili
aprendo
i
coperchi
degli
stessi)
2. particolare installativo
3.
live
de
Il
Moro
e
Il
Quasi
Biondo,
invitati
il
5/11
da
TBS
durante
il
Kanga
Party
di
Cherimus
presso
Artissima
Social
Club
4.
Senza
titolo,
installazione
di
Pamela
del
Curto.
Tanica
di
acqua
ghiacciata
presa
da
Lourdes,
portata
all’evaporazione
tramite
una
piastra
elettrica
incandescente.
6. Drink Tao, progetto di Stefano Scandella. Un televisore viene fatto trascinare su carta vetrata in cambio di un free drink. Un’azione che comporta uno sforzo fisico, come nei lavori più alienanti, per ottenere in cambio l’intrattenimento più consumato.
art collective
www.t-blackspace.com
Via Mayr, 2 Bergamo
Città Alta (Italy)
fare fare fare. è importante. foto e parole non bastano. queste sono persone che fanno senza curarsi di come poi appare. molto saggio. un buon approccio.
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