martedì 1 novembre 2011

Giuseppefrau gallery n°1 > Gonnesa (CI)

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GIUSEPPEFRAU GALLERY

Critical Platform
La GiuseppeFrau Gallery è uno spazio no profit che ha sede in un villaggio minerario nei pressi di Gonnesa (CI), nella Sardegna del Sud-Ovest. Fondata da Pino Giampà, con la collaborazione di Barbara Martusciello, è nato  inizialmente per  ricercare, seguire, produrre e far crescere un collettivo di giovanissimi talenti locali a contatto di dinamiche tra territorio e sistema dell’arte internazionale. Oggi  i giovani artisti della GFG sono un organico altamente selezionato che partecipa alla  gestione della “galleria”, in grado di confrontarsi  ed esprimersi, sia singolarmente che come collettivo,  all’interno delle emergenze locali e con il sistema dell’arte tout court. Eleonora Di Marino, Emaunela Murtas, Riccardo Oi, Davide Porcedda, tutti nati dopo il 1988,  sono i protagonisti delle azioni portate avanti sia nel campo dell’arte che in quello politico e sociale, anche attraverso un’azione mirata alla costruzione, nel Sulcis-Iglesiente, di un Distretto Culturale Naturale e Sostenibile e la candidatura del territorio più povero d’Italia a Capitale Europea della Cultura 2019.

La GFG non prende finanziamenti pubblici e non attua nessuna strategia per  mettere in vendita le opere dei suoi artisti. Dopo aver creato   un progetto per mettere in contatto, dentro un pullman (il Rockbus Museum),  le istanze sociali locali e l'arte internazionale, hanno dovuto precipitosamente abbandonarlo per il cattivo ed inadeguato intervento di artisti e curatori locali (che di fatto si pongono contro ogni apertura del territorio verso il  sistema dell'arte); per continuare l'impresa  hanno realizzato, nella Miniera di Serbariu a Carbonia, un grande  museo per progetti internazionali d’arte pubblica e sociale: il Territorium Museum of Contemporary Public & Social Art, inaugurandolo con una mostra di Giuseppe Stampone ed un workshop con Luca Trevisani.
Gli artisti della GFG interverranno con una serie di performance all'interno della città per promuovere la candidatura del territorio, ma senza nasconderne le contraddizioni che ne fanno una delle zone più legate all’emergenza sociale e culturale del nostro Paese. La sera porteremmo al Quadrilatero Romano ( spazio Ferramenta) il resoconto live della giornata, accompagnato da delle azioni ed installazioni in “Equilibrio precario”.

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